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Palari Faro 2011

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Versato nel calice il colore è rosso rubino scarico, tendente al porpora, quello tipicamente naturale del Nerello Mascalese. All’olfatto iniziali note di piccoli frutti rossi che con l’ossigenazione sono accompagnate da sentori terziari di pepe, cioccolato, liquirizia, un tantino di cuoio. In bocca è intenso, armonico, potente, ampio, di grande struttura...

39,53 €


Tra i vini autoctoni fatti con vitigni autoctoni di Sicilia, Alice Bresolin ci racconta il Faro Palari 2006 e 2007 di Salvatore Geraci.
Il Faro Palari di Salvatore Geraci è il vino che ha ottenuto un grande successo al Vinitaly 2011 di Verona, per il suo forte legame con il territorio e la sua personalità tra i vini autoctoni. Le due annate di Faro Palari 2006/2007attirano la mia curiosità già con il colore, così strano, volutamente scarico. Salvatore Geraci, il titolare dell’azienda che ho avuto occasione di incontrare precedentemente, è un personaggio incredibile, un architetto dal grande spessore culturale che ha saputo investire con  passione e professionalità nella salvaguardia di questo nobile e antichissimo vino. La storia insegna che l’architetto Geraci, scrittore enogastronomico, dopo l’incontro con Veronelli diventa produttore di vino proprio per salvare una Docil Faro. Questo elisir nasce da vitigni autoctoni fortemente caratterizzati, ricchi di estratti, come il Nerello Mascalese che ne costituisce la base, il Nerello Cappuccio, il Nocera, il Calabrese, il Montonico. Il Faro Palari è presente in Sicilia fin dall’antichità: il declino arriva con la filossera e prosegue fino al 1985 rischiandone l’estinzione, quando Salvatore Geraci ne riprende la produzione con l’obiettivo di ritrovare le caratteristiche che l’avevano reso famoso nel passato. Il colore del vino colpisce perché è un rosso spento, quasi mattone, che non sembra un buon segnale ma attira gli spiriti critici, così da portarli direttamente ad annusarlo e a meravigliarsi: un profumo ampio e intenso, con note di gelsomino, cardamomo e frutti rossi già maturi, speziato e combinato a sentori di vaniglia e legno nobile. Dopo tutto questo la curiosità non può che aumentare. Si procede cosi alla terza fase della degustazione,  per sentire il sapore di questo caldo, avvolgente e misterioso tra i vini autoctoni di Sicilia. Un sapore asciutto, vellutato, morbido in cui regnano tannini dolci che rimangono con sensazioni lunghe e persistenti, incredibilmente equilibrato, un vino che si snoda in bocca in modo lussuoso. È emozionante trovare una sorpresa così gradita con un vino siciliano dopo una lunga degustazione di grandi vini toscani; questa splendida regione del Sud con la sua produzione vinicola in continuo sviluppo e grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni continuerà a meravigliare tutta l’Italia. Vini autoctoni? Il Faro Palari di Salvatore Geraci. Info: www.palari.it Articolo di Alice Bresolin

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